Nel vocabolario Treccani alla voce “transizione” leggiamo: “passaggio da un modo di essere o di vita a un altro, da una condizione o situazione a una nuova e diversa”. Le parole hanno un loro peso e accanto a “Transizione” troviamo “Nuovo” e “Diverso”, due termini molto significativi.
Nuovo è ciò che non si è mai affrontato. Il Nuovo divide tipicamente le persone in entusiasti e impauriti: in pochi rimangono indifferenti, perché la novità influisce sullo schema in cui viviamo e sulle nostre consuetudini.
Diverso è l’altra faccia del cambiamento, la mutazione della situazione in cui viviamo. Può piacere o non piacere, essere migliore o peggiore, ed è fortemente soggettiva: lo stesso evento può essere visto in positivo o negativo, in funzione degli effetti che determina sulle persone.
L’unione di questi due termini ci regala un’interessante chiave di lettura per l’attuale situazione del settore energetico, spinto fuori dal suo stato di equilibrio da un complesso sistema di forze che arrivano dal mercato, dalla finanza e dal sistema regolatorio, e messo in movimento proprio verso il nuovo e il diverso.
Da mesi, commentatori ed analisti hanno riconosciuto alcune di queste forze: degna di nota l’analisi di Alberto Clò[1] sulla struttura del mercato del gas, oggi spostato pesantemente sul mercato spot, con una volatilità e una sensibilità alla domanda mondiale assai superiore rispetto a quando era basato su contratti di approvvigionamento a lungo termine.
L’efficienza e l’indipendenza energetica come risposta alla complessità e dinamicità del mercato.
L’aumento della pressione sui consumatori ha sicuramente alzato il livello di attenzione sui costi dell’energia, ma, come molti osservatori riportano, è doveroso sottolineare come i costi bassi degli ultimi anni facciano ormai parte del passato: il nostro futuro sarà caratterizzato, quindi, da un costo superiore delle commodity energetiche rispetto a quanto siamo stati abituati, con andamenti difficilmente prevedibili, in quanto il mercato è diventato più dinamico e complesso.
“Possiamo essere preoccupati e pieni di nostalgia per il passato, o capire il presente per prepararci al futuro. Di fronte a una situazione dinamica e incerta, stiamo lavorando per migliorare la capacità di adattamento dei nostri asset e di quelli dei nostri Clienti, riducendo, per quanto possibile, la loro dipendenza dall’energia primaria necessaria”, spiega Stefano Callera, Strategic Development Director in CO-VER.
L’efficienza energetica, riconosciuta come “la prima fonte energetica”[2], diventa oggi ancora più strategica e parafrasando Paperon De Paperoni, potremmo dire che “Un Watt risparmiato è un Watt guadagnato”. Il concetto però non si limita al risparmio legato al crescere del costo del Watt(ora). Il valore aggiunto risiede anche nella possibilità di avere una previsione migliore sui costi: gli interventi di risparmio energetico e di implementazione con impianti a fonti rinnovabili degli asset, hanno, infatti, costi ragionevolmente certi. Inoltre, anche se i MWh prodotti o recuperati in un anno potranno variare in funzione dei processi produttivi, della stagionalità e della meteorologia, cambieranno con ordine di grandezza sicuramente inferiore rispetto a quello della fluttuazione dei costi energetici negli ultimi 3 mesi.
Il piano energetico strategico di CO-VER ad Ascoli Piceno: l’impianto di cogenerazione integrato con il fotovoltaico.
Il meccanismo innescato dalla Transizione Energetica aumenta quindi l’importanza di essere resilienti e adattabili ai rapidi cambiamenti, e introduce un diverso punto di vista nel considerare il ritorno economico di un investimento necessario a ridurre la dipendenza dall’energia primaria: quello del padre di famiglia che nel considerare in quale scuola iscriverà i propri figli, guarda le statistiche di impiego di coloro che ne escono, insieme ai costi di frequenza.
Il semplice principio del ritorno economico non basta più, per un investimento diventato quasi aleatorio nell’attuale scenario di volatilità. Va considerato nel complesso delle interazioni con tutto il processo, analizzando sul lungo termine l’impatto sui costi della produzione e il conseguente vantaggio o svantaggio nei confronti dei competitor.
“Per questo motivo, abbiamo dato il via all’iniziativa di integrazione tra la centrale di cogenerazione CO-VER di Ascoli Piceno e un impianto fotovoltaico, collocato sulle coperture limitrofe allo stabilimento del nostro Cliente.” continua Stefano Callera.

La Centrale di cogenerazione, realizzata da CO-VER in modalità ESCo, è al servizio dello stabilimento di Man Oil & Marine, fornitore di soluzioni idrauliche, ed è composta da un motogeneratore primo alimentato a gas naturale da 999 kWe per la produzione di energia elettrica, vapore saturo e acqua calda.
A metà Ottobre 2021 è stato acquisito l’impianto fotovoltaico esistente, da circa 1 MWp, che sarà oggetto nei prossimi mesi di un intervento di manutenzione straordinaria, attraverso la sostituzione delle componenti obsolete o guaste, e sarà poi collegato alla rete di stabilimento insieme all’impianto di cogenerazione. In questo modo, a parità di effetto utile per lo stabilimento, in un anno si stima di ottenere una riduzione di consumo equivalente a circa 220 Tep, riducendo i consumi di gas naturale per circa 2400 MWh.
“Il progetto di integrazione è stato concepito e seguito in sinergia con la società Encore, specializzata nel settore del fotovoltaico ed entrata recentemente nel perimetro del gruppo CO-VER, che ha sviluppato l’analisi tecnologica dell’impianto, la valutazione delle performance possibili a valle degli interventi di revamping, e che realizzerà tutti i servizi di progettazione e gestione. L’investimento complessivo di circa 1 M€ sarà effettuato da CO-VER Power Technology e verrà ripagato principalmente dalla riduzione dei consumi ausiliari per la centrale di cogenerazione” spiega Tommaso Vagliano, Responsabile Tecnico Commerciale di CO-VER e Presidente di Encore.
Abituati da sempre ad accogliere e a volte ad anticipare il “nuovo”, consideriamo una nostra forza l’essere “diversi”, sia nel metodo sia nei contenuti, portando la nostra particolare visione di questo momento carico di incertezze che ci impegniamo a trasformare in opportunità. È il nostro modo di vivere la Transizione, condividendo l’approccio con i nostri Clienti, aiutandoli a migliorare e guardando con fiducia al futuro che ci attende.
[1] (https://www.rivistaenergia.it/2021/08/prezzi-del-gas-unimpennata-da-non-sottostimare/ )
[2] ‘‘Energy efficiency is crucial for energy transition strategies and de-carbonization in the World. That’s why the IEA calls it the ‘prime fuel’.” Brian Motherway (Head of the Energy Efficiency Division – IEA).
